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domenica 21 novembre 2010

Una storia di speranza...

Mi è arrivata poco fa una mail con una storia che mi ha colpita proprio nel profondo del cuore, vera o meno che sia secondo me ci deve far pensare...E così l'ho voluta condividere con tutti voi e mi farebbe molto piacere se voi postaste il vostro pensiero.
Questa è la mail:


Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza
d'ospedale.
Ad uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul
letto per un'ora ogni
pomeriggio per aiutare il drenaggio dei
fluidi dal suo corpo.
Il suo letto era vicino all'unica finestra
della stanza.
L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato.
Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per
ore.
Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case,
del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano
fatto.
Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla
finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo
compagno di stanza
tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra.
L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle
singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo
da tutte le cose e i colori del mondo esterno.
La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto.
Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini facevano
navigare le loro barche giocattolo.
Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di
ogni colore e c'era una bella vista della città in lontananza.
Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi
dettagli, l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e
immaginava la scena.
In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra
descrisse una parata che stava passando.
Sebbene l'altro uomo
non potesse vedere la banda, poteva sentirla.
Con gli occhi della sua
mente così come l'uomo dalla finestra gliela
descriveva.
Passarono
i giorni e le settimane.
Un mattino l'infermiera del turno di giorno
portò loro l'acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita
dell'uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno.
L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per
portare via il corpo.
Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese se poteva
spostarsi nel letto vicino alla finestra.
L'infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata
che stesse bene,lo lasciò solo.
Lentamente, dolorosamente,l'uomo si sollevò su un gomito per
vedere per la prima volta il mondo esterno
Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori
dalla finestra vicino al letto.
Essa si affacciava su un muro bianco.
L'uomo chiese all'infermiera che cosa poteva avere spinto il suo
amico morto a descrivere delle cose cosi meravigliose al di
fuori da quella finestra.
L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno
vedere "Forse, voleva farle coraggio." disse.
Epilogo: vi è una tremenda felicità nel rendere
felici gli altri,anche a dispetto della nostra situazione.
Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Donare è piu gratificante che ricevere, specialmente se si dona amore, grazie per averla postata.
alessandro

Sonia ha detto...

L'ho trovata così vera che ho dovuto postarla in modo che tutti voi avete avuto modo di leggerla...grazie Alessandro.

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