Prima di inoltravi nelle foto che seguiranno e nel lungo post il mio week end ,questa volta facendo la parte di Linguini proprio come nel mio amatissimo cartone animato "Ratatouille" , vorrei riportare una frase che avevo letto ai tempi delle superiori e che mi ha ricordato proprio questa mattina un'amica" Non permettere alle tue ferite di trasformarti in qualcuno che non sei".
Scrittore di questa frase più che veritiera non poteva che essere Paulo Coelho...quindi o si lascia che queste ferite ti cambino, che ti rendano diversa o, nel frattempo che il tutto si rimargini, cerchiamo di tamponare in qualche modo queste ferite in modo che facciano il meno male possibile.
Ed io, ancora un volta, ho deciso di farlo con la cucina, l'unica a darmi quel vuoto mentale che mi serve per andare avanti. Mi ha già aiutata due volte e se è vero che se non c'è il due senza il tre, sono sicura che non mi deluderà nemmeno questa volta, come sono sicura che io non deluderò lei e ne uscirò più capace di prima, sempre migliore!
Detto questo la prima foto e la seconda a seguire sono di una cheesecake al cioccolato con base al biscotto al cioccolato fatta dalla sottoscritta in veste di Linguini seguendo la ricetta del mio Remì di questo week end che vi presenterò strada facendo guarnita con salsa mou e salsa alla vaniglia preparate sempre dal mistrioso Remì in questione!
La prossima foto che vedete l'ho dovuta mettere per forza perchè sabato sera quando era quasi ora dell'inizio del servizio serale al ristorante ero agitatissima. Ho iniziato il lavoro sabato mattina per preparare la linea, ero tranquilla, Remì con la sua pazienza mi ha spiegato passo passo tutte le cose che avrei dovuto fare, mi ha fatto fare una perlustrazione veloce della cucina per vedere dove si trovavano tutte le cose che mi sarebbero servite e poi via che si comincia. Prima cosa: disossare le quaglie! Mai fatto in vita mia ma alla fine ne ho disossate 20 e ce l'ho fatta bene. Secondo: disossare una gallina! Un pochino più comlicato ma ce l'ho fatta anche li! E via via con la preparazione per il serale.
Poi però quando è arrivata l'ora dell'inizio del servizio mi è salita l'agitazione perchè avevo paura di non essere all'altezza, di non ricordare quello che dovevo fare, di fare casino, di essere lenta. Boh, le mie solite seghe mentali assurde che certe volte potrei anche evitare di farmele perchè non esistono nemmeno. E' normale che devo impare, nessuno è nato perfetto no?
E nella pausa prima del servizio la mia amica, cara lei, mi ha mandato questa vignetta con scritto" vedrai che spaccherai tutto e che andrà tutto bene". E ho voluto condividerla con voi. Si preoccupa per me ogni giorno. E alla fine è andata bene.
E le due foto che seguono sotto sono del famoso pesto di olive nere, fatto da me ma la ricetta data in gentile concessione da Remì...volete la ricetta e poi scoprire chi è il famoso Remì che mi insegnerà tutti i trucchi del mestiere con tante altre buone ricette e il bellissimo ristorante dove potrete venirci a trovare? Continuate a leggere....
250g di olive nere da denoccionare o 100 g di olive nere già denocciolate
60g da capperi ben lavati e strizzati
3 cucchiai colmi di grana
1 manciata di prezzemolo
120g olio extravergine di oliva
4 mestoli di acqua calda
Mettere tutti gli ingredienti tranne l'acqua che aggiungerete poco alla volta nel frullatore e iniziate a frullare. Quando otterrete una crema omogenea il pesto è pronto. L'acqua dovreste utilizzarla tutta ma voi mettetela poco alla volta senza spegnere il frullatore così da rendervi conto come assorbe il vostro pesto.
Vi ricordo che se avete problemi potete sempre contattarmi ma la preparazione è molto semplice.
http://www.osteriadellacorte.it/ Questo che vi ho lasciato è il link del ristorante dove ho iniziato a lavorare lo scorso week end e dove lavorerò per i prossimi week end e per ogni evento speciale che verrà organizzato.
Per qualsiasi informazione avete tutti i contatti sul sito del ristorante o potete chiedere a me. Fate come più preferite ma venite a trovarci perchè non ve ne pentirete e ne vale davvero la pena.
Vi sentirete proprio come a casa vostra, in un ambiente caldo e cordiale.
E vorrei svelarvi chi per me sta facendo da Remì, anche se non ce l'ho nel cappello come Linguini e non la devo tenere nascosta ma la vedo davanti alla mia postazione o di fianco a me quando ne ho bisogno. Dura e ferma al punto giusto quando serve ma so che lo fa per me perchè crede in me, perchè sa che in fondo valgo qualcosa e perchè vuole farmi crescere con lei. Sa e ha capito che per me la cucina non è solo cucinare qualcosa ma è creare qualcosa. Unire degli ingredienti per farne dei capolavori. E' un lavoro duro dove si arriva alla sera esausti ma carichi al mattino perchè pronti a ricreare qualcosa di nuovo. Come un pittore con la sua tela o uno scrittore con il suo libro. Chi ama davvero la cucina lo sente nel sangue, ce l'ha nelle vene, nel cuore ed è una cosa che ti porterai dentro per sempre. Quando si cucina il resto non conta e la devo ringraziare per avermi dato questa opportunità di crescita personale perchè con lei potò solo andare avanti e mai più tornare indietro. Potrò solo imparare, imparare e ancora imparare....grazie mio Remì, grazie Chef Sabina!
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